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Invalidità

Ultimo Aggiornamento: 22/10/2012 22:30
09/10/2007 12:12
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LA LEGGE 104
care ragazze,io in un anno sono stata ferma non so più quanti mesi..tra ospedale e casa,non riesco a lavorare se non mi tirano fuori da questa situazione.Io ho anche l'endometriosi vescicale...vorrei chiedere questa forma di invalidità,perchè non riesco più a svolgere la mia vita in modo regolare..sto sempre male..con tutti i documenti in mano mi spiegate come posso fare?
grazie
09/10/2007 13:29
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Carissima Cristy io sono stata giudicata invalida.Ho presentato TUTTA la documentazione in mio possesso.La commissione medica si è soffermata solo alla relazione fatta dal mio urologo che ha raccontato brevemente in decorso della mia malattia,le condizioni della mia vescica e le varie terapie e conseguenze e l ho ottenuta senza nessun ricorso.
Se hai bisogno non esitare a chiedere.
Un bacio e riprenditi presto cara
27/11/2007 13:50
Post: 28
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qualche informazione in + (deformazione professionale)
Ho da poco notato il vivace scambio di mail, inerente la possibile pensione d’invalidità; da
ex-operatore di Patronato quale sono (vi lavoro ancora, però, non più allo sportello, bensì con incarichi centrali organizzativi), posso provare a chiarire un po’le idee:

- la prima opportunità è l’Assegno Ordinario d’Invalidità, concesso a tutti i lavoratori (sia dipendenti del settore privato, sia autonomi assicurati presso l’INPS, quindi artigiani, commercianti e coltivatori), per i quali la Commissione Medica dell’Inps, accerti la riduzione della capacità lavorativa (fatta 100) per i due terzi, quindi ridotta ad un solo terzo (di capacità lavorativa); occorre avere un requisito minimo di 5 anni di contributi versati (in qualsiasi periodo), dei quali però, almeno 156 settimane (in pratica, tre anni) nel quinquennio che precede la domanda. L’Assegno dura tre anni; dopodiché si viene di nuovo sottoposti a verifica sanitaria (ovviamente, a domanda, se s’intende rinnovarlo); se la persona continua a lavorare, si dovrebbe venir chiamati a visita ogni anno nel triennio; dopo tre rinnovi consecutivi, diventa definitivo.
E’ compatibile con l’attività lavorativa, ma è cumulabile solo parzialmente con i redditi da lavoro .

Dal sito Inps
servizi.inps.it/home/default.asp?sID=%3B0%3B4751%3B4755%3B&lastMenu=4755&iMenu=1&iN...

“Per gli invalidi, la legge prevede un doppio taglio della pensione se dopo il pensionamento continuano a lavorare. La pensione si riduce del 25% se il reddito supera di quattro volte la pensione minima Inps (nel 2007 è di € 22.679,28) e del 50% se va oltre le cinque volte (€ 28.349,10).
Se l'assegno ridotto resta comunque superiore al minimo Inps (€ 436,14 nel 2007) può subire un secondo taglio. Ciò dipende dal numero dei contributi sulla base dei quali è stato calcolato”.

Per quanto rigurdo l’importo PRIMA DEGLI EVENTUALI TAGLI di cui sopra (per chi lavora), beh, non entro nei dettagli tecnici, bensì mi limito ad evidenziare che questo viene determinato dall’importo dei contributi versati (trattenuti alla fonte per i dipendenti e versati con delega bancaria F24 per gli autonomi in ragione del reddito d’attività dichiarato).
Se il calcolo come sopra determinato, risultasse troppo basso (cioè al disotto di determinati limiti) allora come prestazione assistenziale, l’Assegno può essere portato ad un importo minimo previsto per legge (INTEGRAZIONE AL MINIMO); anche in questo caso, vi segnalo i limiti per accedervi (sia individuali, che, eventualmente coniugali). Dal sito INPS
Nel caso in cui l'assegno risulti di importo molto modesto e l'interessato percepisca bassi redditi, l'importo della pensione può essere aumentato di una cifra non superiore all'assegno sociale (389,36 euro per il 2007). L'assegno non può comunque superare l'importo del trattamento minimo (436,14 euro nel 2007).

I limiti di reddito annui entro i quali è possibile ottenere le integrazioni sono i seguenti:
Integrazione al minimo
Anno Pensionato solo Pensionato coniugato
2006 € 9.924,72 € 14.887,08
2007 € 10.123,36 € 15.185,04

Beh, ragazze, non c’è da stare allegre, purtroppo!

Giusto come pignoleria, segnalo che anche i dipendenti pubblici, assicurati all’INPDAP, dal ’95, per effetto della Riforma Dini (legge 335), posono accedere all’assegno ordinario d’invalidità, con le stesse regole dell’INPS.



- Seconda possibilità (che sinceramente non auguro a nessuna/o), è la pensione INPS (oppure INPDAP) per INABILITA’ TOTALE, qualora venga accertata la perdita completa di ogni capacità lavorativa. In questa malaugurata evenienza, và da se, che non è più consentito continuare a lavorare (perché, evidentemente, non è nemmeno più ritenuto possibile).

NB In entrambi i casi, la norma non parla specificamente di riuzione (parziale di 2/3, oppure totale) di capacità a svolgere il proprio lavoro, bensì di “infermità fisica o mentale, accertata dal medico dell’INPS, che provochi una riduzione permanente di due terzi della capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle attitudini del lavoratore”.

Nel caso d’Inabilità Totale, la buona notizia (se così si può dire) è quella che l’importo sarebbe sicuramente + alto del corrispondente ASSEGNO ORDINARIO D’INVALIDITA’, perché, virtualmente, nel conteggio vengono considerati come se fossero lavorati con relativo versamento di contributi, tutti gli anni che dal riconoscimento mancano alla persona per arrivare a quella che sarebbe stata in quel momento l’età per il pensionamento di vecchiaia (oggi , ad esempio, 65 anni per gli uomini); quindi ad.es. un inabile di 35 anni, avrà una pensione con i contributi calcolati come se avesse lavorato altri 30 anni, appunto tanti quanti lo separano dal 65mo anno d’età.


- terza ipotesi, è quella genericamente chiamata pensione d’invalidità civile, spettante a tutti i cittadini, a prescindere da eventuali contributi versati, a titolo d’indennizzo per il disagio sociale cui versano; anche in questo caso esistono limiti di reddito molto stretti; dall’INPS, vi riporto solo i limiti per l’invalidità civile parziale (PUNTEGGIO d’invalidità di almeno 74%).
tratto da servizi.inps.it/home/default.asp?sID=%3B0%3B4755%3B4712%3B4721%3B&lastMenu=4721&iMenu=1&iN...

CHE COS'ÈE' una prestazione di natura assistenziale a cui hanno diritto gli invalidi civili totali e parziali, i ciechi e i sordomuti che non hanno redditi personali o, se ne hanno, sono di modesto importo.Il riconoscimento dell'invalidità spetta alle Regioni, che verificano i requisiti sanitari attraverso Commissioni mediche istituite presso le Aziende sanitarie locali (Asl). In linea generale, l'Inps ha solo il compito di provvedere al pagamento mensile dell'assegno. Solo in alcuni casi, a seguito di specifici accordi, le Regioni possono demandare all'Inps il riconoscimento amministrativo della prestazione di invalidità civile.Recenti modifiche legislative hanno trasferito all’Inps le residue competenze del Ministero dell’Economia e delle Finanze in tema di verifiche sanitarie dell’invalidità civile successive al suo riconoscimento. Coloro che percepiscono la pensione d'invalidità civile possono, a determinate condizioni, avere diritto anche alle maggiorazioni sociali. (vedi scheda trattamento minimo)I LIMITI DI REDDITO PER INVALIDI CIVILI, SORDOMUTI E CIECHI CIVILI
Tipo di prestazione Limite di reddito personale annuo Importo mensile
invalidi civili Assegno di assistenza € 4.171,44 € 242,84



Non voglio invece, nemmeno prendere in considerazione l’invalidità civile al 100%, più eventuale indennità d’accompaganmento (quest’ultima riservata ai soggetti incapaci di attendere da soli agli atti della vita quotidiana”); dai ragzza, non mi pare proprio il caso….

Cosa diversa, invece, è la richiesta della 104, per PERSONA CON HANDICAP, eventualmente anche multiplo, dovuto a cause di salute oppure menomazioni sensoriali, che può dare diritto a diverse agevolazioni, ve ne riporto genricamente alcune, tratto dal Forum del Crohnclub www.crohnclub.it/forum/showthread.php?p=19797

“I PRINCIPALI BENEFICI ASSITENZIALI PREVISTI DALLA LEGGE N. 104/92:


la Legge n. 104/92 prevede l'accesso del cittadino disabile a molteplici benefici assistenziali subordinatamente al grado di gravità dell'handicap accertato e alla loro concreta utilità per l'attenuazione dello svantaggio della persona.

Nel caso di riconoscimento dello stato di handicap in situazione di non gravità i principali benefici sono:

- il diritto della persona assunta presso gli Enti pubblici alla scelta prioritaria della sede di lavoro e alla precedenza in sede di trasferimento qualora la stessa presenti un grado di invalidità superiore ai 2/3;

- il diritto alla fornitura e alla riparazione di apparecchiature, attrezzature, protesi e sussidi tecnici necessari ad abbattere o ridurre specifici bisogni;
- il diritto di accedere alle agevolazioni fiscali previste dalle vigenti normative;
- il diritto a tempi aggiuntivi nelle prove concorsuali.

Nel caso di riconoscimento dello stato di handicap in situazione di gravità i principali benefici eventualmente fruibili sono rivolti:

- al soggetto lavoratore che potrà chiedere, direttamente per sé:
- di fruire di permessi lavorativi retribuiti e di scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e di non essere trasferito senza il suo consenso in altra sede;

- ai soggetti con un rapporto di lavoro pubblico o privato per prestare la necessaria assistenza ad altri:

- nel caso di figli minori di tre anni, è previsto, per i genitori, il prolungamento fino a tre anni del periodo di astensione facoltativa dal lavoro o la possibilità di fruire di due ore di permesso giornaliero lavorativo retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del bambino; nel caso di figli o familiari di età superiore ai tre anni è prevista, per i genitori o per i parenti od affini che li assistano con continuità ed esclusività, la possibilità di fruire di tre giorni di permesso mensile anche in maniera continuativa purché la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno nonché la possibilità di scegliere, da parte del lavoratore che assista con continuità un soggetto handicappato, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e il diritto di non essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede.”

Ho evidenziato le agevolazioni fiscali, perché sono particolarmente interessanti (un po’le conosco perché, tra le altre cose, ho lavorato diversi anni presso un Centro d’Assistenza Fiscale, ed ancora, anche se solo per attività di tipo informatico-statistico, faccio qualche lavoro con loro, sempre per conto del patronato del quale sono attualmente dipendente): dall’Iva sull’acquisto delle automobili, alla deduzione totale dalle imposte delle spese sanitarie etc;basta andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate e scaricare la relativa guida.

Quindi, per concludere con l’invalidità civile, laddove si decida di avanzare richiesta alla ASL, è opportuno barrare anche la casella per il riconoscimento della 104, e, poi, si spera che venga riconosciuta qualcosa, non ultimo, almeno il punteggio (percentuale) del 46% minimo, che da diritto all’iscrizione al collocamento obbligatorio.


Ragazze care, riconosco che il post è prolisso, ma, credetemi, ho inserito forse meno di quanto professionalmente ritengo sia l’essenziale, e, lo posso fare, solo xké protetto dall’anonimato, altrimenti mi “andrei a nascondere” dalla vista dei miei colleghi, veramente competenti.

Spero cmq, di esservi stato un minimo d’aiuto.

Consueto pan-abbraccio, virtuale, a tutte queste meravigliose ragazze.

Ales



[SM=g8320] [SM=g8127] [SM=g8131] [SM=g8320]
Ales
01/06/2008 18:35
Post: 1
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Scusate, sono nuova del forum e anche della malattia [SM=g7364] ... ma mi pare di capire che con una diagnosi di CI si può avere l'invalidità. A me interessa perché almeno potrei ottenere un trasferimento presso una sede nella mia città, ora lavoro a 45 km e con i nostri problemi non è facile fare la pendolare. Qualcuna di voi mi può aiutare?
Grazie [SM=g7261]
03/06/2008 19:56
Post: 134
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Rapdony per chiedere l'invalidità devi avere innanzitutto la diagnosi di ci fatta da un medico,recarti alla asl, ritirare il relativo modulo e compilarlo,con tutta documentazione in tuo possesso in merito alla malattia, poi ti chiameranno a visita, credo dopo almeno 3 mesi. Se ottieni almeno il 46% ti puoi iscrivere alle liste del collocamento obbligatorio, e puoi fare domanda anche per la legge 104 che non é legata alla percentuale di invalidità, ti permette, se riconosciuta, di avere 3 giorni liberi al mese o di andare in pensione un pò prima. Cmq per più info rivolgiti ad un patronato e magari chiedi consiglio a loro, fatti assistere per tutta la procedura, io non ne so ancora molto, sto per presentare la domanda alla asl, ma per ora solo per invalidità
03/06/2008 20:16
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Mary mi ricordo che tu hai fatto ricorso da poco ,hai avuto la risposta ?,poi se ti ricordi avevi qualche dritta da darci se puoi e quando hai tempo ci aggiorni,? Grazie mille .
sabrina stella
04/06/2008 11:16
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A proposito di invalidità.
Ieri ho rititrato i moduli,ora raccolgo tutte le relazioni dei vari medici da cui sono seguita e procedo.
Vi terrò aggiornate ma temo sarà una cosa lunga.
01/07/2008 18:48
Post: 186
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Potete chiamare alle sedi regionali del tribunale dei malati per esporre i vostri problemi,(ho messo il post nei link) anche riguardo l'esenzione dei farmaci, o riguardo la mancata convocazione a visita entro 3 mesi dalla data di presentazione della domanda. A me hanno inviato via mail dei moduli in pdf per fare la diffida all'assessorato alla sanità della regione di competenza, da fare via raccomandata A/R, mi sono fatta inviare sempre per pdf dei moduli dove parlano dell'indispensabilità ed insostituibilità dei farmaci per il tipo di malattia. Purtroppo con pdf non sono riuscita ad inserirli, ma se lasciate la vostra mail e dite il problema li inviano anche a voi.

Spero possano aiutarvi

Ho anche chiamato la segreteria generale della asl per fissare appto con il direttore generale, la segretaria mi ha detto che l'attesa é annuale, allora le ho chiesto in qualche modo di aiutarmi e mi ha dato il tel del responsabile dell'ufficio invalidi civili, che domani provo a contattare, come immaginerete sono distrutta, tutto oggi a combattere al telefono, alzando anche la voce, ma quando ci vuole...
27/10/2008 19:05
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Ragazze volevo informarvi, per chi ha già ottenuto l'invalidità, che per le malattie rare non c'é bisogno di essere sottoposti a visita ogni 3 anni, una volta ottenuta dura a vita, me l'ha detto un esperto al corso il dado magico.
30/10/2008 15:21
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Ciao a tutte, mi hanno richiesto una visita genetista per vedere se può essere genetica o rara, non so. Non l'ho mai sentito, proverò anche questo, ho avuto una tale sfiga con tanti medici ignoranti che non hanno idea di cos'è essere medico che presumo sia un altro buco nell'acqua, verrebbe ai loro cari sono sicura che farebbero di tutto
sono stanca di essere massacrata, parlandoci chiaro sono tutti esami invasivi che per loro non danno problemi tanto siamo noi a stare male. Non riesco neanche a stare in piedi, ma che importa......ho un viso che non fa intravedere nulla perciò va seempre bene.
A nessuno interessa se hai soldi per fare le analisi, adesso provo a vedere se mi passano almeno gli esami altrimenti non faccio più nulla.
25/06/2011 10:29
Post: 148
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CARA MARILUNA per l invalidita inps ci vogliono 5 anni di contributi piu tre anni dell ultimo quintennio precedente alla domanda.io pultroppo ho lavorato dall 87 all 99 .sono daccordo con te che politicamente stiamo messe malissimo,e peggioreremo sempre.io penso che sono delle leggi assurde ho lavorato per 12 anni e non lavoravo da 11 anni per problemi di salute e non posso riuscire ad avere un misero assegno.e vero ci sono tante persone che stanno peggio di noi e non prendono la pensione ma ci sono anche tanti finti invalidi che percepiscono 1000 euro al mese.vi mando en bacione a tutte e scusatemi per la mia assenza ,ma il lavoro mi ruba molto tempo e quando sono a casa non mi fermo un minuto.buona domenica a tutte.
09/07/2012 18:02
Post: 18
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novità?
ciao, vorrei sapere se siete riuscite ad ottenere qualcosa ( anche solo un piccolo aiuto) oltre all'esenzione.
13/07/2012 18:04
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Ciao ilovemypin,
Maria ha avuto il 67%, nonostante tutti i suoi molti problemi, ma non basta per avere un assegno.
Nel Forum ne ha parlato anche Didi e poi Margherita a proposito della 104, che ha ottenuto con l'aiuto dell'AICI. La 104 è utile se lavori e devi fare instillazioni settimanali, io l'ho saputo solo recentemente da Margherita.
[Modificato da emily71 13/07/2012 18:07]
22/10/2012 22:30
Post: 492
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Sul Corriere della Sera ad una persona affetta da malattia rara, consigliavano di chiedere i riferimenti normativi all'Inps o di consultare il centro di documentazione legislativa:
www.handylex.org/
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